La riabilitazione del ginocchio, sia quando la gonartrosi viene diagnosticata precocemente, sia dopo un intervento di protesi, passa anche attraverso l’importante ruolo degli esercizi in acqua, che ne migliorano la mobilità e ne rinforzano l’articolazione.
Uno studio ha dimostrato infatti come l’esercizio fisico regolare abbia effetti benefici pari, o addirittura superiori, all’assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS).
In questo articolo vedremo insieme alcuni esercizi per la riabilitazione per il ginocchio che si possono eseguire in acqua, da soli o con l’aiuto di un fisioterapista.
Sottolineo, ad ogni modo, la necessità di un consulto specialistico prima della loro esecuzione, in quanto ogni condizione è soggettiva e può, in alcuni casi, non trovare giovamento da questa tipologia di trattamento.
Per ottenere il massimo beneficio dagli esercizi di riabilitazione in acqua, sia per gli interventi in artroscopia che per la protesi di ginocchio, si fa ricorso a diversi strumenti, quali:
Alcuni esercizi, comunque, possono essere svolti senza l’ausilio di strumenti, in quanto la sola permanenza in acqua riduce sensibilmente lo stress endoarticolare e facilita i movimenti.
Gli esercizi con il bilanciere, invece, vanno valutati dal fisioterapista: questo strumento, consigliato nella riabilitazione del ginocchio a seguito di:
richiede una certa dimestichezza con gli esercizi in acqua.
È comunque molto utile per l’esecuzione di esercizi di tipo rotatorio, che rinforzano la mobilità completa.
Generalmente gli esercizi di riabilitazione per il ginocchio rientrano in una strategia più ampia per consentire un recupero funzionale completo e rapido, e vengono anticipati da stretching in acqua, che può essere:
Lo stretching in acqua è simile a quello che si può eseguire fuori, con la differenza di non avere tutto il peso del corpo caricato sull’arto.
Questi esercizi in acqua, con il tempo, permetteranno al paziente di muoversi più liberamente, senza fermarsi per via del dolore, ottenendo un recupero più rapido.
In genere gli esercizi di mobilità prevedono camminate in avanti, all’indietro e laterali: vengono tenuti dei pesi con le braccia, muovendoli in direzione opposta a quella di movimento, per dare gli input al ginocchio per migliorare la stabilità.
La camminata in avanti permette di curare l’appoggio del tallone a terra, quella all’indietro stimola, invece, il lavoro dell’avampiede.
Questo esercizio viene eseguito in acqua con un’ellittica, per rinforzare la muscolatura e sopportare maggiormente il dolore al momento dell’utilizzo dell’articolazione fuori dall’acqua.
In base all’entità del dolore, si consiglia di eseguire questo esercizio di mobilità con l’aiuto di un fisioterapista.
Seduti in piscina, nella parte con acqua bassa, con le gambe distese e con la schiena verso il bordo, portare la gamba verso il petto e riportarla in posizione.
Gli esercizi propriocettivi per il ginocchio hanno il fine ultimo di ripristinare l’equilibrio e coordinare in modo adeguato i movimenti.
Si cammina con la tavoletta galleggiante sotto l’arto disfunzionale, che creerà un leggero attrito utile per migliorare la stabilità.
Per rinforzare i muscoli e la propriocezione si utilizza, oltre alla tavoletta galleggiante, la bascula oscillante, un attrezzo posizionato sul fondo della piscina che stimola il mantenimento dell’equilibrio dell’arto interessato, sia per i movimenti in avanti e indietro, sia per i movimenti laterali.
Con l’acqua all’altezza del bacino in posizione eretta, aumentare lentamente il carico sul ginocchio mettendosi in posizione accovacciata: il corpo più leggero in acqua permetterà il raggiungimento della posizione e il ritorno a quella di partenza senza problemi.
L’esecuzione degli esercizi di riabilitazione giocano, dunque, un ruolo importantissimo nella riabilitazione al ginocchio dopo l’intervento di protesi di ginocchio.
Per questo motivo l’operazione non è da considerarsi come un trattamento completamente risolutivo, soprattutto se le necessità funzionali del paziente non sono eccessive e la volontà di seguire con diligenza il protocollo di riabilitazione per la protesi di ginocchio è scarsa.